Tutta colpa del whiskey



Una figura nera e silenziosa si muoveva agilmente nel buio. Sulle strade c’era una foschia leggera leggera. La losca figura entrò in una casa attraverso la porta sul retro. Aprì uno zainetto nero e cominciò a metterci dentro alcuni oggetti che trovava sui mobili: un paio di statuette di legno, un fermacarte, il telecomando e cinque dischi di Bob Dylan che stavano sopra lo stereo in salotto. Una volta terminato di girare per la casa, il ladro, molto silenziosamente uscì dalla casa e scappò scomparendo nel buio.
Il signor Jones, la mattina seguente, svegliatosi, si alzò e andò in salotto. Cacciò un urlo che si sentì in mezzo paese. “I miei preziosissimi dischi!”
“Che c’è caro? Cos’è successo?” disse la moglie allarmata, che era stata svegliata di soprassalto dall’urlo disumano.
“I miei dischi! I miei preziosissimi dischi!”. Il signor Jones era un poliziotto in pensione, oltre la sessantina, fanatico di Bob Dylan, ma nonostante l’età, si teneva bene in forma e aveva un fisico ancora piuttosto atletico. La signora Jones era una distinta signora che passava le sue giornate a fare la calza su di una vecchia poltrona consumata.
Una voce da fuori la finestra disse: “Cosa succede?” era il signor Williams: si trattava del poliziotto in pensione più ficcanaso del villaggio. Anche lui, come Jones, era oltre la sessantina; erano stati colleghi, perciò, si conoscevano da diversi anni. “Passavo di qua per fare la mia corsa mattutina e ho sentito un urlo, è successo qualcosa?”...
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