Occhio per occhio - capitolo 2



“Sei un vigliacco! Questo è un colpo basso! Da te non me lo sarei mai aspettato!” disse Jason, che era un fascio di nervi, mentre si accendeva una sigaretta. Ci fu una breve pausa, nella quale, Michael, seduto sulla sua poltrona, si accese con calma un sigaro; accennò un sorriso:
“Beh” disse “io te l’avevo detto di leggere con cura tutto il contratto, c’era scritto tutto. Nei minimi dettagli.”
“Pensavo fosse una semplice stesura dei patti che avevamo fatto in precedenza, c’è altro che dovrei sapere?”
“Forse si…in sintesi? Non hai più niente. Il tuo lavoro, il film, i tuoi progetti, niente.” breve pausa “Tutto ciò che hai fatto, ora mi appartiene!”
“Cooosa?! Mi prendi in giro?”
“Beh, amico…devi imparare a farti furbo…e a leggere meglio i contratti”
“Bastardo! Mi hai mentito!”
“Io? No…perché mai? Hai fatto tutto da solo... e poi… beh… io sto rimettendo in sesto la tua fabbrica come promesso!”
“Vaffanculo!” e se ne andò sbattendo la porta a vetri. Il risuonare dei frammenti che cadevano a terra risuonò per qualche istante nel corridoio che portava all’uscita.

Uscito da casa di Michael, Jason si diresse verso la sede centrale della sua fabbrica; giunto a destinazione, puntò convinto verso l'entrata, ma il custode lo fermò: “Signore? Desidera qualcosa?” gli disse.
“Ciao Mort” disse senza nemmeno guardarlo ed entrò.
“Ehi signore! Non può entrare là dentro, sono costretto a chiederle di uscire”
“Smettila Mort non fare il buffone” disse seccato proseguendo senza né fermarsi né voltarsi.
Il custode cominciò a seguirlo “Signore non mi costringa ad usare la forza! Devo chiederle di andarsene!”
“PIANTALA MORT, NON E’ GIORNATA!”
Il custode lo raggiunse: era un armadio, con la sua grossa mano afferrò Jason per una spalla e gli disse “L'hai voluto tu! Ora torna fuori immediatamente, sono stato chiaro?” e lo scaraventò verso l’uscita.
Jason cadde a terra, ma si rialzò immediatamente e corse addosso al custode, furente. Mortimer gli rifilò un destro micidiale, Jason svenne.
Si risvegliò diverse ore più tardi. Gli avevano messo in mano una bottiglia di Gin per non insospettire i passanti: si trovava in un vicolo poco distante dalla fabbrica.
Uscì dal vicolo, la faccia gli faceva male. Tornò a casa barcollante.
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