Capitolo 5


Il Maxxi brulicava di strani esseri, che sarebbero sembrati dei cloni, se non fosse stato che ognuno riusciva a trovare sempre nuovi e inguardabili abbinamenti. Pareva di essere dentro una scatola di evidenziatori e c'era pure un gran baccano. La tipica musica house che Jacopo tanto odiava, ora risuonava forte nelle sue orecchie. Patrick camminava sicuro e spedito in mezzo alla folla, mentre a Jacopo gli stava dietro a stento. Giunsero al bancone del bar e ordinarono due vodka-red bull: Patrick disse: “Così ci si diverte un po'! Dai!” Le scolarono in pochi minuti. Jacopo sentì subito l'alcol che gli andava al cervello, mentre Patrick pareva non aver bevuto nulla; il carota non riuscì a fare a meno di iniziare a lamentarsi:
“Cazzo, quello schifo che mi hai fatto bere mi sta facendo girare la testa! E questa cosa che tu chiami musica non mi aiuta di certo!” Per farsi capire dovette urlare all'orecchio di Patrick.
“Dai sfigà, non fare la femminuccia e divertiti! Vieni che ti presento qualche mia amica!”
“Oddio no...”. Jacopo, con le ragazze era sempre stato imbranato, ma venne trascinato verso un gruppetto di ragazze molto carine, che mentre si avvicinava lo guardavano bisbigliando fra di loro. Il ragazzo non aveva neanche il coraggio di guardarle, mentre Patrick le abbracciò e baciò una dietro l'altra, passando poi alla presentazione del carota.
Le ragazze, con sorriso malizioso, dissero in coro: “Tanto piacere”. Il carota era diventato paonazzo.
Patrick si rese conto dell'imbarazzo dell'amico e decise così di provare un'altra tattica:
“Vecchio, andiamo a ballare dai! Saranno tutti ai nostri piedi!” disse, mentre lo trascinava al centro della sala. Jacopo tentò invano di scrollarselo di dosso, ritrovandosi poi in mezzo alla mischia.
Patrick iniziò a ballare senza freno, mentre le persone intorno iniziavano a creare una sottospecie di cerchio e Jacopo se ne stava lì impalato. Iniziarono le urla di incitamento, così, vedendo che comunque non avrebbe avuto scampo, il carota iniziò a muoversi pensando -mannaggia a lui! Quando usciamo di qui lo pesto!- Andarono avanti a ballare per 4 minuti buoni, fino alla fine della canzone. Tutti li stavano guardando e quando terminarono, una ragazza si avvicinò al carota, chiedendogli di ballare con lei, ma lui non ebbe la forza che per dire “no, scusa..” e svignarsela su un divanetto, dove venne raggiunto a breve dall'amico.
“Dai carota! Torna a ballare! C'è quella tipa che non fa altro che guardarti!!”
“No, andiamocene, ne ho abbastanza di tutto questo! E mi manca l'ossigeno...”
“La solita femminuccia..va bene ora andiamo...ammetti che ti sei divertito però!”
“Mai e poi mai!”

Il giorno dopo si reincontrarono “Allora?” disse Patrick “ti è piaciuto questo scambio?”
“Beh… no… ma… beh in un certo senso ne sono uscito arricchito, penso ancora che siate tutti scemi e… che vi vestiate come dei pagliacci ma… se devo essere sincero mi è piaciuto ballare tecktonik…” il tono di Jacopo era pateticamente serio.
Patrick sorrise “si anche io ho scoperto un aspetto dell’essere metallaro che mi è piaciuto… la musica non è male” ci fu un attimo di pausa “che bella coppia che facciamo: un metallaro che balla tecktonik e un truzzo che ascolta metal!”

La storia è finita! Premi qui per tornare alla home.

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